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Primavera non bussa

Spring

Quant’è vero che Primavera non bussa, lei entra sicura / come fumo lei penetra da ogni fessura, eccomi pimpante alle 8 e 10 del mattino di Lunedì già in ufficio. Sulle labbra ho stampato un sorriso beota, ma pimpante pure lui. Ho una vaga idea di come e perché da un mese mi stia accadendo questo, e nessunissima voglia di pensarci. Primavera è entrata senza avvisare, io pure.

Estraggo il laptop dallo zaino e lo poso delicatamente sulla scrivania. Non uno sbadiglio, nemmeno ora che mi stiracchio sulla poltrona ergonomica. Niente fretta, nessun peso sullo stomaco.

Ho perfino il tempo di contemplare con ambedue gli occhi spalancati un largo spicchio della Baia di Balluta invasa dalle luci e dai colori della bella stagione. Me la godo tutta sorseggiando un ottimo tè aziendale mentre sgranocchio uno snack – aziendale anch’esso, come la frutta fresca e molte altre leccornie messe a disposizione di tutti sia al piano, sia nella sottostante cucina.

Uhm, non so se dovrei fidarmi. Davanti al mio naso, i due schermi leggermente reclinati formano una specie di scudo protettivo, mentre ai lati e dietro le postazioni sono ancora deserte. Non percepisco alcunché di minaccioso o nefasto, d’accordo. Però subodoro lo stesso, istintivamente, la trappola. Aguzzo la vista per scovare la maledetta candid camera nascosta e prevenire le imboscate dei supervisor, la mano inquisitrice che spuntando dal nulla verrà implacabile a picchiettarmi la spalla. Invece arrivano nell’ordine un buongiorno tiepido e una risata argentina a spazzare via questi ridicoli trenta secondi di paranoia concentrata.

Poco distante, il bisbiglio pian piano diventa vociare con l’affluire dei colleghi al piano. Normalmente mi dovrebbe infastidire, essendo ancora mattino presto. In effetti la mia pancia sta brontolando qualcosa. Presto scopro però che si tratta soltanto una fisiologica reazione al ribollire di parole e di accenti diversi. Qui si rischia di innescare la mia curiosità fin quasi a indurmi a interagire ben prima della pausa caffè: troppo, per la mia natura di genovese selvatico! Mi risolvo a captare gli ultimi frammenti di resoconti del weekend appena passato e qualche progetto in corso d’opera. Poi, di nuovo quasi senza accorgermene, silenzio come posso quel pericoloso brusio interiore e prendo a lavorare.

Preparo delle landing page, ricevo nuovi incarichi, chiacchiero con il grafico, effettuo modifiche più o meno urgenti su svariate piattaforme. Mi distraggo un attimo e in quell’attimo preciso mi assale la meraviglia di non sentire alcuna particolare pressione, né di provare ansia.

Fortuna che dura poco. Sùbito mi meraviglio della mia stessa meraviglia. Non pavento indici puntati o grappoli di email al varco: e che c’è di male? Nessuno che mi venga a rinfacciare alcunché con tanto di screenshot: e perché mai dovrebbero? Non un agguato, non domande vagamente comprensibili per il solo gusto di farmi notare che non ho capito o, peggio, ho smarrito la diritta via: “la negatività è formalmente bandita in quest’azienda” come comunicato a chiare lettere fin dal primo giorno.

Ma forse non si tratta dell’azienda in sé e delle sue regole auree. Magari è proprio la Primavera, o più probabilmente io sono cambiato nello spazio di un ennesimo Inverno incolore. Rivoltarmi come un calzino era esattamente ciò che volevo. Fatto sta che ciò è bastato a far cambiare tutto intorno a me, tanto da sfasare la mia stessa percezione.

“Rilassati, non stai affrontando un esame, questa è solo una normalissima call di lavoro!” mi riprende più o meno scherzosamente la manager in collegamento da Cipro.

Ma sì, in fondo è solo arrivata la Primavera. Adesso devo soltanto lasciare che mi travolga, mi centrifughi, mi spai definitivamente da ogni altro calzino, proprio come gli idioti che muoion d’amore.

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1 thought on “Primavera non bussa”

  1. Congratulations Daniele! Whether you write in English or Italian, your creativity, realism and imagination always paint a vivid picture. Perhaps you should try your hand at painting and photography? I’m sure the results would be outstanding!

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